La luce di Zena

Genova è una città che ho visitato in passato, è stato il mio lavoro ha portarmi più volte nella città della lanterna; è successo molti anni fa,  l’infatuazione verso la fotografia ancora non mi aveva colpito.

Torno nel 2021, questa volta da viaggiatore, e con lo zaino fotografico al posto della 24 ore, l’occasione è arrivata grazie a Globalphoto che ha organizzato una visita alla mostra fotografica “L’Italia di Magnum” esposta al Palazzo Ducale, ben 200 scatti, venti autori della più importante agenzia al mondo hanno raccontato la storia ed il costume del nostro paese dal dopoguerra ad oggi. Bresson, Capa, Scianna, Burri, Freed, Pellegrini, solo per citare qualche nome, ma soprattutto Alex Majoli che ha narrato il Covid-19 come pochi.

Tre giorni di piena estate, dove il clima una volta tanto è stato clemente, forse troppo clemente, le pochissime nuvole presenti non riuscivano a smorzare una luce davvero dura, malgrado ciò, Genova è stata una sorpresa proprio sotto questo aspetto, grazie probabilmente alla posizione della città, alla conformazione dei suoi splendidi palazzi, e soprattutto alle delicate cromie, tanto che in qualche occasione ho rinunciato al bianco e nero, lasciando spazio al colore. Delle vere e proprie lame di luce, o anche quadrati, rettangoli, o forme geometriche tra le più stravaganti.

Il cuore storico di Genova sono i Caruggi, un dedalo di stretti vicoli, incanto della città vecchia, dove alcuni punti sono così angusti che anche in pieno giorno la luce fatica a passare, un altro scrigno di Zena, così viene chiamata dai Genovesi la loro amata città.

E così, forse impropriamente, ho deciso di intitolare questo articolo, "La luce di Zena"

Copyright (c) 2021 Pasquale Cotugno

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Raramente quando entro in una chiesa sono invogliato a scattare, ma all’interno della basilica della Santissima Annunziata sono rimasto colpito da veri spot di luce che a turno imprigionavano tutto ciò che si trovava all’interno della Basilica.

Il colonnato esterno del teatro Carlo Felice.

Lux Lux Lux, alla ricerca della luce sotto i portici di Via XX Settembre.

Chi cerca trova, e sul finire la luce arrivò

Nei pressi del porto antico, sullo sfondo Il Bigo e l'Acquario

Siamo in via Garibaldi, con i suoi maestosi Palazzi, molti dei quali sono patrimonio dell'Unesco, dove il tempo sembra essersi fermato e dove la luce ha dato il meglio di se.

In Piazza Giacomo Matteotti, sullo sfondo, nell'ombra il Palazzo Ducale.

Ed infine entriamo nei Caruggi